Ancora pochi giorni di tempo per inviare la dichiarazione sostitutiva che consente di avere l’esenzione dal canone di abbonamento alla tv. Con un provvedimento dell’Agenzia delle entrate, infatti, la data di scadenza è stata posticipata al 16 maggio 2016 sia in forma cartacea che online. Lo si legge in una nota congiunta di Rai e Agenzia delle entrate.
Restano ovviamente valide le dichiarazioni di non detenzione già presentate e l'esclusione per tablet, smartphone e computer, confermate dal Consiglio di Stato che – mercoledì 27 aprile – ha dato il via libera al canone in bolletta.
Le rate si pagheranno sempre da luglio
In questo modo, i contribuenti possono presentare la dichiarazione in tempo utile per evitare l’addebito del canone da parte delle imprese elettriche, a partire dal mese di luglio 2016, qualora abbiano i requisiti previsti dalla legge. Il modello di dichiarazione sostitutiva e le istruzioni per la compilazione del modello (sotto il pdf scaricabile), approvati con il provvedimento del 24 marzo 2016, vengono quindi sostituiti da quelli approvati con il nuovo provvedimento.
Ulteriori informazioni sui siti dell’Agenzia delle entrate e del canone Rai.
Le regole per tutti gli altri
Prima c’era tempo fino al 30 aprile per l’autocertificazione di non possesso della televisione, almeno per chi decide di inviarla per raccomandata. Chi invece sceglieva la via telematica poteva farlo fino al 10 maggio. Ora la scadenza è stata unificata al 16 maggio. In questo modo non si pagherà il canone Rai da luglio sulla bolletta elettrica. L’autocertificazione non vale per sempre, ma deve essere ripetuta ogni anno.
Intanto per chi deve pagare il canone sono arrivate nuove precisazioni dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Per chi spedisce entro il 16 maggio
Per chi non facesse in tempo entro il 16 maggio, può inviare il modulo entro il 30 giugno, ma in questo caso l’esenzione varrà solo per il secondo trimestre 2016. Nel 2017 la dichiarazione di esenzione, che deve essere inviata ogni anno, dovrà essere spedita entro il 31 gennaio.
I pensionati sotto i 18.000 euro
Novità sul canone Rai per i pensionati che hanno un reddito fino a 18.000 euro, tramite addebito direttamente sul cedolino pensione e non sulla bolletta elettrica evitando il doppio pagamento. Per farlo, occorre compilare l'apposito modulo e inviarlo entro il 15 novembre precedente all’anno a cui si chiede l’esenzione dal versamento in bolletta.
Batosta per gli anziani in casa di riposo, che dovranno mandare il modulo di esenzione se ancora intestatari di un contratto per l’utenza elettrica.
La validità per il secondo semestre 2016
La dichiarazione presentata tramite raccomandata dal primo maggio 2016 ed entro il 30 giugno 2016, oppure in via telematica dall’11 maggio 2016 al 30 giugno 2016, avrà effetto per il canone dovuto per il semestre luglio-dicembre dello stesso anno. La dichiarazione presentata dal 1 luglio al 31 gennaio 2017 avrà effetto per l’intero canone dovuto per l’anno 2017.
Gli esperti: “Non c’è altro modo”
“Essendo stata ormai abolita la possibilità di disdire l’abbonamento tv tramite la pratica del suggellamento”, scrive il sito LaLeggePerTutti.it, “gli unici contribuenti che non pagheranno (salve ovviamente i beneficiari dell’esenzione perché over 75 anni e con un reddito inferiore a 6.713,98 euro) saranno coloro che non posseggono un televisore, a patto però che lo comunichino all’Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile”.
“Nulla da fare per chi lo scopre a luglio”
Per tutti gli altri che non invieranno comunicazione, “scoprendo solo a luglio l’addebito non dovuto del canone, non potrà più far valere il fatto che non ha mai avuto una tv in vita sua, nonostante, in ultima analisi, sia proprio il presupposto dell’imposta” spiega Massimiliano Dona, segretario dell’Unione nazionale consumatori.
In attesa dei nuovi moduli
Si rimane in attesa della pubblicazione del nuovo modello per l’autocertificazione, che dovrà essere ripresentata ogni anno, ma intanto si può procedere con quello precedente ancora disponibile. Va indirizzato ad Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1 – S.A.T Sportello Abbonamenti tv, Casella Postale 22, Cap 10121, Torino.
Quando e quanto si paga
Il pagamento, che parte da luglio, è di 60 o 70 euro, a seconda del gestore. Quindi nelle ultime 2 bollette del 2016 si andrà a conguaglio arrivando ai 100 euro previsti per quest’anno.
Pagamenti parziali: la priorità va all’energia elettrica
In tempi di crisi e di difficoltà economiche, è anche possibile che l’utenza comprendente il canone non possa essere pagata per intero. In questo caso, l’Agenzia delle entrate spiega che la priorità va alla fornitura elettrica per evitare il distacco della corrente. Ma l’utente si vedrà addebitare in questo caso, oltre alla quota del canone, sanzioni e interessi. Non si rischia il taglio nemmeno in caso di pagamento solo del consumo elettrico.
Ritardi non imputabili agli utenti
Ma se il ritardo non è imputabile all’utente, allora non si prevedono sanzioni e nella prima fattura utile o al massimo entro 45 giorni gli importi versati in eccesso saranno rimborsati. Lo stesso vale per importi non dovuti.
Cosa succede se si dichiara il falso
È prevista una condanna al carcere da 8 mesi a 4 anni. La Legge di Stabilità cita un Dpr del 2000 (il numero 445). E il Dpr, il Codice Penale, articolo 482, che si riferisce a “Falsità materiale commessa dal privato”.
Le domande di tanti consumatori
Il canone Rai si pagherà sulla bolletta elettrica, questo è un dato. Ma sono ancora tanti i consumatori che si chiedono in che modo avverrà il pagamento, chi dovrà effettivamente pagare, visto che non tutti i contratti di energia elettrica corrispondono a un abbonamento Rai (si pensi alle seconde case), o non sempre il titolare dell’abbonamento corrisponde al titolare del contratto di energia.
Abbonamento per ogni prima casa
Per rispondere a queste e altre domande, l’associazione di consumatori Codici ha stilato un vademecum con le risposte ai quesiti più comuni. Il canone, per cominciare, verrà addebitato in automatico dove c’è la residenza anagrafica del contribuente che ha un contratto di energia elettrica, e sarà valido per tutti i residenti. Lo Stato, infatti, presume la detenzione di un televisore per ogni abitazione di residenza. “Tale presunzione – scrive Codici – va, eventualmente, superata presentando regolare autocertificazione, con validità un anno, all’Agenzia delle Entrate”. Il decreto non fa riferimento al possesso di smartphone, tablet e PC.
Aspettare l’arrivo della richiesta
“Si consiglia di evitare di inviare alla Rai autocertificazioni anticipate, cioè prima che arrivi la richiesta irregolare di pagamento del canone”, dice Luigi Gabriele di Codici, che aggiunge:
“Per ogni altro dubbio, contattate i nostri sportelli agli indirizzi che trovate nella sezione apposita del sito www.codici.org o chiamateci allo 06/5571996”.
Eccolo intanto il vademecum.
Prima e seconda casa
Il canone si paga solo sulla prima casa e una sola volta nella famiglia, a condizione che i coniugi e/o i figli siano tutti residenti nello stesso immobile. Nel caso di coppia di coniugi con residenze in due immobili diversi, su entrambi gli immobili la società elettrica addebiterà, nella bolletta, il canone. Si pagherà praticamente due volte. Lo stesso dicasi per i figli: se questi ultimi cambiano residenza dovranno pagare il canone nell’immobile anche se in locazione o in comodato.
Sconto
L’importo del canone Rai è stato ridotto da 113,50 a 100 euro.
Arretrati ed esenzioni
Non sono previste sanatorie per gli arretrati, che andranno in prescrizione a distanza di 10 anni. L’esenzione è prevista per gli over 75 con un reddito inferiore a 8.000 euro annui.
Uffici e studi
Gli uffici, gli studi e gli esercizi commerciali dovranno pagare, qualora abbiano un televisore, tramite il bollettino postale e non in bolletta.
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